Le Madri della Costituzione: donne nella Storia

Donne e Costituzione: riflessioni sull’apporto femminile alla storia italiana

Report da Civitavecchia, 6 ottobre 2018

 

Una riflessione sulle Madri Costituenti e sulla presenza femminile nelle sedi di governo e di decisione ha chiuso, nel pomeriggio di sabato 6 ottobre, la giornata dedicata alla Costituzione all’interno dell’International Tour Film Festival (ITFF) promossa dall’Associazione degli Insegnanti di Scienze giuridiche ed economiche (APIDGE).

 

 

L’incontro, moderato dall’artista Ombretta Dal Monte, ha preso avvio con un video della Dirigente Generale del Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Monica Parrella, che ha tracciato un excursus delle principali indicazioni normative e politiche italiane a favore delle pari opportunità, evidenziando come la compartecipazione degli uomini e la collaborazione tra i due sessi siano essenziali per una fattiva attuazione delle pari opportunità.

Già le Madri Costituenti furono molto attente a valorizzare la differenza tra donne e uomini: tant’è vero che nella dichiarazione dell’articolo 3 della Costituzione di “pari dignità sociale e uguaglianza” senza alcuna distinzione, furono loro a richiedere che fosse esplicitata anche la distinzione “di sesso”. Questo particolare, insieme a un quadro dell’azione delle Madri Costituenti, è stato proposto da Graziella Falconi, intervenuta in rappresentanza della Fondazione Nilde Iotti, che, dedicata proprio a una delle Madri Costituenti, verso di loro lavora per una memoria completa e approfondita, anche attraverso pubblicazioni dedicate.

 

 

Molto della loro sensibilità hanno portato le donne nella stesura del testo costituzionale e da ricordare è soprattutto la loro capacità di fare squadra, superando anche le differenze di appartenenza politica e ideologica. Un contributo a tutto tondo, quindi, che è importante ricordare anche visivamente e, in questa direzione, è molto interessante la loro presenza, purtroppo ancora troppo limitata, nella intitolazione di strade e di spazi pubblici. Di questo ha parlato Livia Capasso, Vicepresidente dell’Associazione Toponomastica Femminile, che ha condotto un censimento accurato e minuzioso di tutti i Comuni d’Italia (e di alcune realtà d’oltralpe), scoprendo che le strade intitolate a donne non superano il 5%, mentre quelle dedicate a uomini sono circa il 40%. Rispetto alle Madri costituenti non mancano delle intitolazioni, per la maggiore parte a Nilde Iotti e spesso limitate alla loro città natale o in territori in cui avevano lavorato. Resta quindi ancora molto da fare e, in questa direzione, la stessa Associazione fa molto anche nelle scuole, sia per la sensibilizzazione, sia spingendo gli stessi ragazzi a proporre intitolazioni a donne di rilievo e, appunto, alle Madri Costituenti.

Il ricordo delle donne che hanno partecipato attivamente a momenti storici di forte cambiamento: da qui è importante partire, per non dimenticare le donne che hanno aperto la strada alle altre donne e alla necessità di dare loro voce. Di questo ha parlato, in conclusione dell’incontro, Monica Andriolo, Presidente dell’Associazione Il rosa e il grigio, focalizzando l’attenzione sul passaggio di testimone tra donne che occupano posizioni decisionali importanti. Ecco allora che la storia si apre al presente, dove la presenza femminile nelle posizioni di governo è, sì, in costante crescita, ma ancora fortemente migliorabile: nell’attuale legislatura, sono infatti circa il 34% le donne elette nel Parlamento italiano, ma la loro presenza nelle posizioni di governo raggiunge solo il 17%.

 

 

Per superare le differenze e arrivare a reali condizioni partitarie, l’attenzione è allora da porre alla dignità delle persone e, quindi, al riconoscimento dell’apporto che donne e uomini possono dare alla convivenza civile, che affonda le sue radici appunto nella Costituzione e che deve trovare linfa nelle nuove generazioni. Con questi messaggi ha concluso l’incontro Ezio Sina, Presidente APIDGE, evidenziando quindi quanto l’azione con e per i giovani nelle scuole, attraverso l’apprendimento della Costituzione e l’educazione ai suoi valori, sia un fattore di fondamentale rilevanza per una crescita umana e civile completa degli uomini e delle donne di domani.