APPELLO AI COLLEGHI

APPELLO APIDGE

Gentili Colleghi,

con l’approvazione delle nuove classi di concorso, l’insegnamento di “Diritto e tecnica amministrativa” dal 1 settembre 2016 non sarà più disciplina che negli Istituti Alberghieri possa essere insegnata dai docenti di Scienze giuridiche ed economiche/Discipline giuridiche ed economiche (classe A46, già A019). Scuole e Ambiti territoriali stanno già occupandosi della vicenda: sono a rischio più di seicento cattedre in tutta Italia e, con l’effetto-domino concomitante della mobilità e del potenziamento, i numeri potrebbero ancora più allargarsi.

Stanno giungendo molte sollecitazioni in proposito e pertanto APIDGE intende presentare un proprio MANIFESTO DIDATTICO e promuovere una grande mobilitazione dei docenti di DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE (alias Scienze giuridiche ed economiche), per impedire questo nuovo “esproprio” dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia politica a scapito di chi istituzionalmente deve occuparsene, ma anche di chi deve apprendere.

Per poter procedere abbiamo innanzitutto bisogno di un chiaro e puntuale riscontro dell’interesse di tanti colleghi, ANCHE QUELLI APPARENTEMENTE NON INTERESSATI, che manifestino, attraverso un ATTO DI ADESIONE, il loro deciso interesse al problema sollevato inviando un’email all’indirizzo: [email protected]

Ai docenti degli Istituti Alberghieri, chiediamo anche che venga espressamente indicata la loro sede di servizio e le possibili conseguenze in organico.

Sottolineiamo la gravità di questo momento in cui abbiamo davvero bisogno di essere tutti uniti e solidali, fornendo anche concrete proposte operative e  partecipando direttamente alle iniziative che APIDGE intende promuovere

Il Presidente APIDGE

Ezio Sina 

1-team

6 Risposte a “APPELLO AI COLLEGHI”

  1. Sono d’accordo sull’iniziativa e mi impegno a diffonderla con tutti i mezzi ai miei colleghi e caratteristiche amici.2

  2. Rispondo con estremo interesse all’appello della APIDGE impegnandomi a sensibilizzare i colleghi che conosco. Ho 20 anni di servizio ed attualmente insegno presso l’I.I.S. SAN BENEDETTO di Latina, indirizzo Prof.le Alberghiero ormai da due anni sulla materia Diritto e Tecniche Amministrative delle strutture ricettive. Definirei la nostra una situazione “kafkiana” per non dire assurda: non si riescono a comprendere le ragioni che inducono il legislatore ad escluderci dall’insegnamento di questa materia, in quanto i contenuti previsti afferiscono a materie che rientrano perfettamente nel piano di studi di un Laurea in Giurisprudenza. Senza considerare, inoltre, il fatto che la sottoscritta, come peraltro altri suoi Colleghi con il suddetto titolo di studi, hanno insegnato per anni Economia Aziendale nel quarto e quinto anno degli Istituti Tecnici, prima dell’entrata in vigore della riforma Gelmini. Inoltre lo scorso anno abbiamo partecipato ad un corso di formazione specifico di preparazione agli esami di Stato proprio per tale disciplina.
    Se venissero applicate le nuove classi di concorso presso il mio Istituto di servizio di perderebbero 5 cattedre in quanto siamo tutti docenti della A019.
    Abbiamo permesso che l’insegnamento del Diritto, quanto mai necessario, venisse eliminato da molti percorsi scolastici non dobbiamo permettere ora che, altrettanto arbitrariamente, ci escludano dall’insegnamento di discipline che ci competono nella maniera più assoluta.
    Vi prego, facciamo valere le nostre ragioni.
    Giulia

  3. Sono d’accordo con la collega,aderendo anche io all’appello. Io insegno dta da tre anni. ho avuto difficoltà nello svolgere il programma di quarta, ma penso di averle superate mettendomi a studiare anche io e documentandomi, Mi sono portato avanti col programma tre mesi prima delle spiegazioni in modo da assimilarlo, ma penso di non aver reso un cattivo servizio ai miei studenti. quest’anno ho una terza ed una quinta. Per il programma di terza ho svolto la parte di calcolo computistico, ma ho svolto pure la parte relativa alle obbligazioni ed ai contratti come la svolgevo nelle quinte TSR insegnando legislazione., cosa che non credo che i colleghi della A017 hanno fatto con altrettanta precisione. Il programma di quinta comprende parti di economia turistica, che ho già insegnato nei vecchi corsi TAA, il marketing,ed i contratti di viaggio e trasporto per i quali non ho trovato particolari difficoltà. C’è la parte del business plan, che è un po’ più complicata, ma che cerco di affronatre nel miglior modo possibile. Mi dispiace che questa acquisizione di nuove competenze vada persa per restare confinati nel biennio. Aderisco pienamente alla vostra iniziativa e speriamo che nella pubblicazione in gazzetta ufficiale non sia avallato questo scippo alla nostra classe di concorso

  4. Non occorre ricordare il punto di partenza di ogni riflessione: noi docenti della classe di concorso A019 siamo stati, di fatto, eliminati dalla scuola secondaria superiore dalla riforma Gelmini.
    Oggi richiediamo una attenzione particolare sulla questione, peraltro attualissima, della atipicità dell’insegnamento della disciplina “DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLE STRUTTURE RICETTIVE” nel secondo biennio e nel quinto anno degli istituti alberghieri. Riassumo la questione:
    “Per l’A.S. 2013/14 l’insegnamento di tale disciplina è stato tra quelli che, trovando confluenza in più classi di concorso, nel caso specifico la A017 e la A019 , sono stati trattati come insegnamenti “atipici” la cui assegnazione alle classi di concorso ha prioritariamente mirato a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica. In virtù di tale principio di fatto si è evitato di creare un numero consistente di docenti perdenti posti della nostra classe di concorso. Successivamente, per l’A.S. 2014/15 tale atipicità è stata ripristinata dalla Nota MIUR AOODPIT prot.n.0001666 del 19.05.14, nota che ha provveduto a rettificare una precedente Nota MIUR ADOODIGIPER prot. n. 3119 del 01/04/14 che, in modo del tutto arbitrario e ingiustificato aveva assegnato l’insegnamento della disciplina in questione esclusivamente alla A017, eliminando il principio della “atipicità”.
    successivamente la questione è tornata di stretta attualità, dopo che il Tar Lazio, con ordinanza depositata il 25 settembre scorso, accogliendo le tesi di un gruppo di docenti della classe A017 rappresentati dall’Avv. Dino Caudullo del Foro di Catania, ha sospeso la nota Miur prot.1666 del 19 maggio scorso, che aveva ripristinato l’atipicità tra le classi di concorso A017 ed A019.

    Senza entrare nel merito dell’ordinanza e delle relative motivazioni, il punto centrale sul quale dobbiamo assolutamente far sentire forte la nostra voce è quello che riguarda la assoluta irragionevolezza della “scelta politica” che vuole che l’insegnamento di una disciplina denominata “DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLE STRUTTURE RICETTIVE” sia sottratta a docenti abilitati nell’insegnamento di Discipline giuridiche ed economiche – A019, per essere assegnata, in via esclusiva, a docenti di Discipline economiche aziendali – A017. Non vi ragione alcuna perche ciò avvenga: la stessa Nota MIUR AOODPIT prot.n.0001666 del 19.05.14 che ripristina la atipicità, riconosce che la disciplina presenta risultati di apprendimento in termini di competenze che afferiscono sia alla classe di concorso A017 che alla A019. “Analogamente, l’analisi delle abilità e delle conoscenze della disciplina”. Sempre la stessa Nota afferma che “l’assegnazione in atipicità alle due classi di concorso, nei precedenti anni scolastici, ha promosso, nella maggior parte delle Istituzioni scolastiche, la realizzazione di attività di programmazione didattica, di analisi e di approfondimento delle problematiche di riferimento delle due classi di concorso congiuntamente tra docenti della 17/A e della 19/A, con l’acquisizione di un valore aggiunto delle competenze didattiche dei docenti delle due classi”.

    E’ semplicemente ASSURDO escludere dall’insegnamento della disciplina in questione i docenti della A019: le linee guida del Ministero fanno riferimento a competenze ed abilità che attengono senza alcun dubbio alle nostre professionalità. Ci sono indubbiamente tematiche che, ad un’analisi superficiale, potrebbero sembrare di competenza degli insegnanti di Economia aziendale, ma vale la pena ricordare che l’abilitazione all’insegnamento delle Discipline giuridiche de economiche comprende anche “scienza delle finanze e diritto tributario”, disciplina che include lo studio del sistema impositivo. Per quanto attiene poi il bilancio d’esercizio, altro argomento che potrebbe suscitare “ ingiustificate” perplessità, è opportuno rilevare che è oggetto di studio nell’ambito del diritto commerciale, ma anche della Contabilità di Stato e Scienze dell’amministrazione (discipline di studio dell’indirizzo politico amministrativo facoltà di giurisprudenza).
    Del resto, nelle Linee guida, tra gli argomenti da trattare nella disciplina in oggetto vi è anche il “web marketing”: né l’insegnante della A017 né quello della A019 hanno, nel corso di studi formale, studiato tale tematica. Quando si parla poi di “gestione di strutture ricettive” appare paradossale che i laureati in giurisprudenza o in scienze politiche – titoli che danno l’accesso alla A019 – pur potendo, in base all’attuale normativa, ricoprire incarichi quali quello di amministratore di società o, in base a concorsi pubblici, occuparsi di gestione ed amministrazione pubblica, vedano però preclusa la possibilità di insegnare una disciplina coerente con la loro formazione.

    Oltre a tutto ciò, vale la pena ricordare che, sino all’entrata in vigore della riforma Gelmini, i docenti della A019 hanno insegnato “Economia aziendale” negli Istituti Tecnici (soprattutto Istituto Tecnico Industriale indirizzo telecomunicazioni), specificatamente quarto e quinto anno, e che tale disciplina era ovviamente materia di Esame di Maturità. Io stessa sono stata Commissario esterno agli Esami di Maturità per tale disciplina, come me tantissimi altri colleghi, ovviamente! Ora, quali sono i contenuti e le competenze in cui presentano grandi differenze le due discipline di cui si parla, e cioè ”Economia Aziendale” e “Diritto e Tecniche Amministrative delle Strutture Ricettive”? perche mai la prima disciplina la abbiamo di fatto insegnata mentre dall’ insegnamento della seconda dovremmo essere esclusi?
    Nello specifico vorrei evidenziare gli argomenti oggetto della disciplina “Diritto e tecniche Amministrative” e la corrispondente formazione universitaria (giurisprudenza) dei docenti della classe A019:
    – 3° anno dell’I.P.S.S.E.O.A. DISCIPLINA “DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE”
    Macro Argomenti: L’attività economica (bisogni umani, i soggetti dell’attività economica, l’intervento dello Stato nell’attività economica), disciplina di riferimento universitaria: Economia politica e diritto pubblico dell’economia. L’impresa (imprenditore, l’azienda, le società di persone e di capitali), disciplina di riferimento universitaria: diritto privato e diritto commerciale. Strumenti operativi (L’I.V.A, calcolo dell’IVA, scorporo dell’IVA, liquidazione e versamento al Fisco), disciplina di riferimento universitaria: diritto tributario. Aspetti normativi delle aziende ristorative (per enogastronomia e sala e vendite) e normativa nel settore turistico (per le classi di accoglienza turistica), disciplina di riferimento universitaria: legislazione di settore. I rapporti di lavoro (diritto del lavoro e rapporto subordinato, altre forme di rapporto di lavoro, diritti e doveri dei lavoratori, C.C.N.L. di settore), disciplina di riferimento universitaria: Diritto del lavoro. Le obbligazioni e i contratti, disciplina di riferimento universitaria: Diritto privato.
    – 4° anno dell’I.P.S.S.E.O.A. DISCIPLINA “DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE”:
    Macro argomenti: Il patrimonio e la gestione economica dell’azienda (patrimonio aziendale, inventario, analisi dei costi e dei ricavi, il budget ecc.), disciplina di riferimento universitaria: Diritto commerciale. La gestione amministrativa dell’azienda (rilevazioni contabili, il conto, i metodi e le procedure contabili, bilancio d’esercizio, le imposte), disciplina di riferimento universitaria: diritto commerciale, contabilità di Stato e scienze dell’amministrazione (per analogia), diritto tributario. Forme di finanziamento e analisi finanziaria (forme di finanziamento, contratti bancari, contratti di leasing e factoring, analisi finanziaria, finanziamenti pubblici), disciplina di riferimento universitaria: diritto commerciale, contabilità di Stato.

    – 5° anno dell’I.P.S.S.E.O.A. DISCIPLINA “DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE”:
    Macro argomenti: Il turismo e l’unione europea (U.E., fonti normative, Le Istituzioni U.E.), disciplina di riferimento universitaria: diritto dell’unione europea. La legislazione turistica (le norme obbligatorie nazionali e comunitarie, testo unico sulla sicurezza, contratti di catering e banqueting, il codice del turismo, il contratto d’albergo), disciplina di riferimento universitaria: diritto dell’unione europea, diritto del lavoro, diritto commerciale, legislazione di settore. La programmazione e il budget (programmazione aziendale, il budget nelle imprese turistiche e ristorative), disciplina di riferimento universitaria: diritto commerciale. Le politiche di vendita e il Marcheting (tale argomento non è oggetto di studio, né nei programmi della A017 né nei programmi della A019) disciplina di riferimento universitaria: NON ESISTE.

    Cerchiamo almeno di non farci togliere quel poco di professionalità che ancora ci dovrebbe essere riconosciuto! Lottiamo perché finalmente vengano riordinate le classi di concorso, come peraltro da molto tempo ormai attendiamo, e che, nell’ambito di questo riordino, insegnamenti come “Diritto e Tecniche Amministrative delle Strutture Ricettive” vengano assegnate, in modo chiaro e indiscutibile, alla A019, in modo da superare, definitivamente, il discorso delle ATIPICITA’ , criterio che si presta ad ambiguità e contenziosi.

    Gli insegnamenti che trovano confluenza in più classi di concorso del pregresso ordinamento devono essere trattati come insegnamenti “atipici” la cui assegnazione alle classi di concorso deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica.

    1. Caro Nunzio, nel ringraziarti per la tua puntuale riflessione, ti comunichiamo che abbiamo formalmente intavolato una importante consultazione con i Responsabili MIUR, che si sono dimostrati attenti alle nostre osservazioni e riserve in proposito: i tuoi preziosi spunti didattici sono risultati decisamente importanti, anche perchè costruttivi e assai logici. La strada da percorrere è lunga, ma personalmente credo vi siano buone chances di successo. Grazie di cuore. Ezio Sina

  5. Aderisco al Vostro appello e condivido l’indispensabile costituzione di soggetti idonei a costruire e coltivare efficaci iniziative volte a restituire dignità alle nostre discipline, a chi le insegna, a chi è destinatario del loro apprendimento.
    Vi prego di rendere note le concrete proposte operative già elaborate e le attività già in corso.
    Grazie.

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