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Commissione Cultura Montecitorio, Roma 15 settembre 2016

Audizione APIDGE,

Maria Giovanna Musone

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Gentile Presidente e gentili Onorevoli,
ringrazio innanzitutto per l’invito rivoltomi, spero di fornire un piccolo contributo alla definizione di un progetto di legge che si propone di incamminare la scuola verso nuovi, coinvolgenti e sempre più attuali versanti didattici. Insegno discipline giuridiche ed economiche presso il Liceo Classico
Massimo D’Azeglio di Torino, oltre ad esercitare la professione di avvocato, nella quale ho scelto di dedicarmi quasi esclusivamente a casi di violenza di genere, verso donne e minori vittime di violenza, stalking, bullismo e cyberbullismo, aree di illegalità drammaticamente diffuse specie tra gli adolescenti, nelle quali il vuoto o l’incertezza normativa da un lato e la non conoscenza del concetto di “reato” da parte di chi ne commette, sono terreno fertile per la progressiva
esponenziale crescita di queste già diffuse forme di violenza. Rappresento in questa sede l’Apidge, quale responsabile del suo Dipartimento legale e culturale, un’associazione nata con lo scopo di promuovere ogni possibile azione finalizzata al riconoscimento della specificità delle discipline giuridiche nell’istruzione e formazione professionale in Italia e nell’Unione Europea e alla
valorizzazione delle professionalità dei docenti di tali discipline. Colgo l’occasione per portarvi i saluti della mia Dirigente Scolastica, Chiara Alpestre e del presidente di Apidge, Ezio Sina.

L’A.C. nr. 1230 sull’ “Introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione” mi sembra un ottimo punto di partenza per rafforzare nella scuola la cultura del rispetto per il prossimo, sensibilizzare ed educare contro la discriminazioneverso ogni forma di “diversità”. Questo fenomeno ha assunto oggi i connotati di una vera e propria emergenza sociale, ne sono palese riprova i sempre più frequenti casi di violenza fisica e verbale che sfociano persino nell’omicidio preterintenzionale o nell’istigazione al suicidio.
Apprezziamo e sosteniamo pertanto una riforma dell’ordinamento scolastico che educhi le future generazioni a ritenere la diversità come ricchezza, unico modo per prevenire fenomeni di violenza,
capaci di manifestarsi nelle forme più diverse e aberranti, ma tutte accomunate da un comune denominatore, l’offesa e la mortificazione di ciò che diverge dai supposti canoni prevalenti.
Il contributo che l’Apidge si propone di offrire nella fase embrionale di questo progetto di legge, e che attiene agli istituti di 1° e 2° grado, riguarda pertanto specifici aspetti, suscettibili a nostro avviso di maggior approfondimento e riflessione, nell’ottica di realizzare efficacemente gli obiettivi prefissati.
In particolare, gli artt. 1 e 2 dell’ A.C. 1230 prevedono che l’educazione di genere non sia materia curriculare a sé stante, ma un’attività da svolgersi come integrazione con altre materie già presentinel piano di formazione. Un’area interdisciplinare, dunque, senza contorni meglio definiti, che dovrebbe permeare l’intera offerta didattica, il cui concreto svolgimento sarebbe appannaggio di vari docenti di diverse discipline.
E’ fuori discussione che l’educazione di genere, con i suoi richiami giuridici e il suo impatto sociale, abbia un potenziale didattico di ampio respiro. Proprio per questa ragione, riteniamo tuttavia che la sua efficace introduzione nel complesso dell’offerta scolastica non andrebbe subordinata al grado di sensibilità dei singoli docenti, o persino dei dirigenti, verso gli argomenti sopra citati, alla disponibilità di tempo, all’approccio verso un’area educativa ancora da scandagliare nei suoi contenuti didattici, che rischierebbe di interpretarsi alla stregua di “branca” o “appendice” della materia di cui il docente è titolare. L’interdisciplinarietà di cui il progetto di legge fa cenno, a nostro avviso è più da intendersi come necessità che i docenti, di qualsiasi disciplina, colgano tutte le opportunità offerte dallo svolgimento del proprio programma per fare opera di educazione e sensibilizzazione, ma è innegabile che l’educazione di genere, per la vastità degli argomenti affrontati e la loro stringente attualità, sia meritevole di essere riconosciuta come materia a sé stante, con una propria cattedra e un proprio monte ore.
Riflettiamo un attimo, allora, su cosa sia la parità di genere che si intende insegnare. Secondo noi è nient’altro che l’educazione alla cultura di uguaglianza e non discriminazione sancita in tutta la prima parte della Costituzione, in tutti i principi che riconducono ai variegati aspetti del diritto all’integrità personale. L’educazione di genere, in altri termini, necessita di una robusta connotazione giuridica. Il contenuto della materia che si intende introdurre è principalmente giuridico, così come ci sembra innegabile che il suo insegnamento resterebbe parziale senza l’introduzione dell’aspetto del reato, parallelamente a quello educativo. La mia recente intensa attività presso il foro di Torino, su casi di violenza di genere presso le scuole superiori, lascia spazio
a una constatazione di fondo: gli adolescenti, in questo non aiutati dal contesto ambientale e familiare, spesso ignorano le possibili conseguenze della violenza perpetrata, non solo sulla psiche delle vittime, ma anche per se stessi; in altri termini, ignorano di commettere reati passibili di condanna, anche grave. Conoscenza delle fattispecie di reato, beninteso, non come aspetto meramente nozionistico, ma come ulteriore deterrente a non commetterne. Un indottrinamento specifico e non sporadico sui concetti di uguaglianza e parità di genere ma anche su quello di reato, lesione del diritto e pena, quale conseguenza della violazione, va necessariamente affidato a professionisti della materia, risorse umane – tra l’altro – già in forza nella scuola pubblica italiana, in quanto assunte come docenti di diritto, che certamente non mancheranno di stimolare l’apprendimento del minore svolgendo attività didattiche sempre attive e coinvolgenti.
Mi limito in questa sede, brevemente a ricordare il concetto di pena come sostenuto dalla dottrina e da massimi giuristi, penalisti come Fiandaca-Musco, secondo cui la pena ha le funzioni:
– Retributiva, come il corrispettivo per aver violato un comando dell’ordine giuridico, ed è quindi la riaffermazione del diritto da parte dello Stato;
– General-preventiva, in quanto alla sua efficacia deterrente;
-Special-preventiva, come rieducativa nei confronti del singolo condannato.
Chi, dunque, più di un docente laureato in giurisprudenza, può fornire ai ragazzi solide basi sui concetti essenziali di diritto, che sono precondizione necessaria e imprescindibile per introdurre l’insegnamento dell’educazione di genere? Specifico è il loro bagaglio curriculare, il loro approccio alle tematiche da trattare, la loro sensibilità a canalizzare la vasta tipologia di comportamenti
violenti entro fattispecie delle quali è necessario conoscere anche il corollario della regolamentazione giuridica oltre che le mille implicazioni socio-culturali.
Il progetto di riforma scolastica che sta prendendo forma soddisfa profondamente nelle sue intenzioni, poiché capace di cogliere un aspetto importante dell’evoluzione della società e della nuova domanda formativa. L’Apidge ritiene tuttavia, in definitiva, che l’educazione di genere:
a) Debba essere una materia a sé stante, con un proprio monte ore, e non un’attività interdisciplinare, come corollario di altre materie, col rischio concreto di divenire una branca vaga e dispersiva;
b) Debba avere una connotazione fondamentalmente giuridica, nella quale l’educazione alla cultura del rispetto sia accompagnata dalla conoscenza delle fattispecie di reato;
c) Debba essere affidata a docenti di diritto, il cui percorso formativo e didattico meglio si addice al raggiungimento degli obiettivi educativi e preventivi.
Nel ringraziare ancora e restando disponibile per ulteriori approfondimenti, porgo cordiali saluti.

Roma, 15 settembre 2016

 

Roma, 10 settembre 2016

Il coordinamento Mida Precari e Adida, prima dell’inizio dell’anno scolastico, hanno ritenuto opportuno convogliare in un unico incontro, tenutosi a Roma il 10 settembre, le varie rappresentanze politiche e sindacali per fare il punto della situazione e cercare nuove proposte e soluzioni contro l’annoso problema del precariato scolastico.

professionalità apidge

Insegnare è una professione, non un lavoro. Al Campidoglio anche il Presidente APIDGE per ribadire che le associazioni professionali devono partecipare a pieno titolo al reclutamento dei nuovi docenti.

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contributo video:

https://www.youtube.com/edit?o=U&video_id=Fna8tmunBmg

 

14/10/2015

“Dipartimento nazionale per il potenziamento delle Risorse Umane” di APIDGE

Roma, 14 ottobre 2015

In qualità di Presidente Nazionale di APIDGE, Associazione Professionale degli Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche, viste le norme statutarie e rilevata l’ampia richiesta proveniente da associati e simpatizzanti, comunico di aver costituito un organismo interno all’organizzazione stessa denominato “Dipartimento per il potenziamento delle risorse umane”, con compiti di studio, ricerca, informazione, assistenza e tutela degli interessi rappresentati dai docenti di Discipline Giuridiche ed Economiche coinvolti nel piano straordinario di assunzioni previsto dalla Legge n.107 del 2015.

La nuova struttura, coordinata direttamente dagli Uffici di Presidenza, si avvarrà dell’operato dell’Avv. Maria Giovanna Musone di Torino e dell’Avv. Massimo Maria Molinari di Potenza, cui gli interessati – evidenziando i propri dati e un recapito personale – potranno direttamente fare riferimento all’indirizzo mail:[email protected]

Il Presidente Nazionale APIDGE

f.to  Ezio Sina

comitato

 

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11/10/2015

#EUdialogues: dialogo con i cittadini.

nuovo appuntamento 28 ottobre 2015, ore 11.30

EUdialogues

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18/09/2015

DIRETTIVO NAZIONALE APIDGE

Venerdì 25 settembre 2015

Sede Nazionale, via Dalmazia n. 29 (00198), Roma

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Oggetto: Convocazione

Cari colleghi,

il Direttivo Nazionale  dell’APIDGE è convocato il giorno 25 settembre 2015 alle ore 16.00, presumibilmente fino alle ore 18.00, nella sede dell’associazione in via Dalmazia 29 di Roma, per discutere i seguenti punti all’o.d.g.:

1.Bilancio vita sociale APIDGE 2014/2015

2.Bilancio economico 2014/2015

3.Organi associativi: resoconto e definizione di nuova organizzazione interna

4.Programmazione delle attività Anno Scolastico 2015/16

5.Comunicazioni del presidente

6.Varie

Si chiede di inviare a questo indirizzo: [email protected] entro il 21 settembre 2015 la conferma in merito alla propria presenza. Si ricorda che, in base alle disposizioni statutarie, è consentita la partecipazione attraverso canali telematici.

Roma, 18 settembre 2015

Il Presidente

Ezio Sina

apidge direttivo nazionale

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09/09/2015

Migranti, a Palermo la “Marcia degli scalzi. Per un’Europa senza muri”

Palermo sostiene l’appello di Venezia e giovedì 10 settembre, in anticipo sugli eventi promossi dalle altre città italiane, aderisce alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” promuovendo una manifestazione di solidarietà ai popoli migranti che abbraccia tutta la nazione.

Non è un semplice raduno: il capoluogo siciliano accoglierà quanti hanno deciso di schierarsi pubblicamente in sostegno dei rifugiati e dei richiedenti asilo vittime dei trafficanti, delle atrocità dei centri di detenzione e delle politiche migratorie focalizzate più sulla difesa dei confini che sulle vite umane. Alla marcia, lanciata da personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo, stanno aderendo numerose altre associazioni e tante realtà della società civile italiana che si occupano dei diritti dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Tutti i firmatari dell’appello sono accomunati da un sentimento di solidarietà e da una prospettiva di pace e di convivenza. Vi sono idee in parte differenti sugli strumenti e le strategie. E per questa ragione, pubblichiamo i documenti appello degli “Scalzi” e del Forum Antirazzista di Palermo. Siamo convinti che si può e si deve camminare insieme.

Giovedì 10 settembre alle ore 19 da piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo, partirà una marcia a piedi nudi che condurrà fino al Porto di Palermo, in segno di solidarietà e di umiltà nei confronti di chi giunge lungo le coste siciliane denudato anche dei propri sogni e delle proprie speranze. Perché la migrazione richiede esattamente questo: spogliarsi della propria identità sperando di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei propri figli su un barcone e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che respinge, ma di cui si ha bisogno.

Le ragioni dei migranti passano di bocca in bocca attraverso mille distorsioni ma è incivile e disumano non ascoltarle. E’ proprio in questo momento storico che si decide cosa sarà del mondo in cui vivremo e per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. “Noi stiamo dalla parte degli scalzi. Dalle parte di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E dalla parte di chi non ha paura di accogliere”.

apidge immigrati diritti umani

Per firmare l’appello degli scalzi: http://goo.gl/forms/DiVDyfg02f

fonte: www.palermotoday.it

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03/09/2015

Ieri sera, a Torino, la responsabile della cultura di Apidge, prof.ssa Giovanna Musone ha incontrato il Ministro Stefania Giannini. Di seguito il resoconto:

“Ho spiegato alla ministra l’importanza della nostra materia e fatto presente che essa è stata fortemente penalizzata dai tagli, contando, quindi, molti docenti in sovrannumero . Le ho ricordato la bocciatura dell’emendamento del senatore Ruta, inviandola al rispetto, almeno, della raccomandazione dell’on.le Lavagno, che prevede la presenza del docente di diritto in ogni scuola. Le ho illustrato, inoltre, le mie convinzioni: la violenza si può prevenire e l’insegnamento delle regole del vivere civile e’ uno strumento di prevenzione di questa piaga sociale.
il Ministro si è difesa dicendo che l’emendamento di Ruta e’ stato bocciato in quanto nella buona scuola non è previsto l’aumento di ore x nessuna disciplina; che lei, come me, e’ convinta dell’importanza dello studio del diritto e dell’economia; che, nella fase C – quindi potenziamento – ci assicura un forte e massiccio impiego di docenti di diritto ed economia, e quindi la raccomandazione di Lavagno sarà rispettata.
Ovviamente, non mi hanno dato possibilità di replicare, già è stato tanto poter parlare della nostra questione (ho praticamente rubato il microfono).
Il mio obiettivo era rinfrescarle la memoria ed è andata bene. L’apidge continuerà a sorvegliare l’operato del MIUR e a chiedere interventi concreti nella sua opera di martello pneumatico.

potenziamento fase c apidge

www.apidge.altervista.org

www.orizzontescuola.it

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26/07/2015

Apidge per l’occupabilità e la professionalità degli insegnanti di discipline giuridiche ed economiche

Giorni, ore frenetiche per centinaia e centinaia di colleghi in attesa di qualche informazione chiara, attendibile, o almeno utile per “capire” quali effetti ai fini dell’insegnamento o dell’occupazione potrebbero sortire dalla nuova normativa su “la buona scuola”.

Un’associazione professionale dovrebbe occuparsi di altro (curricoli, progettazione didattica, formazione…) e lasciare il campo ad altri soggetti istituzionalmente deputati alla gestione del personale. Invece, per quanto concerne le “cose” che caratterizzano l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A019) nelle scuole pubbliche, noi di Apidge oggi non possiamo fare a meno di seguire con particolare attenzione ed interesse anche il vorticoso balletto di cattedre che sta caratterizzando la determinazione degli organici di diritto par l’Anno scolastico 2015/2016 da parte del Miur e dei suoi Organi periferici (DM 7 luglio 2015 n.470 e note successive) e delle inevitabili ripercussioni che  il processo di immissioni in ruolo di nuovi insegnanti sta per produrre in tutto il mondo della scuola.

Fatti i conti, abbiamo scoperto che quest’anno in Italia i docenti-A019 individuati come “titolari” di una cattedra di insegnamento siano 7.050 (fonte Miur). Ma il Ministero da subito precisa come, a conti fatti, appena 6.748 siano le “cattedre di insegnamento disponibili”. Si prospetta dunque un nuovo anno scolastico di autentica passione per 322 insegnanti appartenenti al contingente “A019”, che già si trovano nei ranghi del pubblico impiego: per essi si profila una lunga ed estenuante trafila di sottili pratiche burocratiche destinate ad un “reimpiego”, spesso insoddisfacente sotto il profilo della professionalità docente. Un problema che – sempre per il contingente “A019” – sfiora appena i docenti di alcune Regioni, ma che diventa davvero problematico in Sardegna e in Basilicata, dove i cosiddetti docenti soprannumerari si attestano al 30% del contingente disponibile; in Sicilia, Umbria e Molise si supera abbondantemente la soglia del 10%  dei docenti rimasti quest’anno senza cattedra.

Con queste premesse Apidge non poteva dunque rimanere a guardare dall’esterno l’esito di un dibattito parlamentare che, almeno nelle intenzioni, mirava a potenziare l’insegnamento del diritto e dell’economia politica nelle scuole e l’inserimento di tanti nuovi docenti. Di qui l’appello inascoltato a senatori e deputati tendente ad inserire la cultura giuridica ed economica in ogni tipo di percorso scolastico, di qui soprattutto la determinazione nel sostenere e  valorizzare tutte quelle iniziative di parlamentari a corollario della nuova legge tendenti al potenziamento dell’autonomia delle scuole, ove fosse previsto l’insegnamento del diritto e dell’economia politica.

Gli insegnanti delle discipline giuridiche ed economiche hanno dunque trovato un esplicito riconoscimento alla loro professionalità in un ordine del giorno del deputato Fabio Lavagno, accolto come raccomandazione dal Governo, allegato al ddl 2994-B “Buona scuola”. Non è un risultato esaltante, ma occorre riconoscere che finalmente il Governo ha accolto un documento in cui si chiede di “garantire a tutti i docenti assunti pari dignità professionale e l’assegnazione a compiti che siano strettamente correlati con la funzione docente e con i propri titoli professionali e relative competenze”.

Sempre il Governo, nella persona della Ministra Giannini, prende l’impegno a che “venga assicurata ad ogni scuola la presenza di un docente di Discipline giuridiche ed economiche (classe concorso A019); nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, anche in riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro, la specificità dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia politica diviene veicolo essenziale per realizzare quel basilare percorso di orientamento dello studente verso l’attività lavorativa dalla quale dipende la qualità del suo futuro. Allo stesso docente potrebbe anche essere destinata tutta quella serie di attività istituzionali con “contenuti antidiscriminatori ed antiviolenza”.

Intanto APIDGE ha continuato ad occuparsi di esiti degli Esami di stato, di rielaborazione dei documenti dellaCommissione Corradini relativi all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, di nuovi percorsi alternanza scuola-lavoro nei licei, degli sviluppi in tema di classi di concorso atipiche, di programmi regionali in tema di legalità e ambiente, della formazione dei docenti da parte degli Uffici di rappresentanza dell’Unione Europea.

Il Presidente Apidge

Ezio Sina

fonte: www.tuttoscuola.com

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04/06/2015

L’ufficio Stampa del senatore Ruta ci comunica quanto segue:

Ruta (PD): ” Il ddl sulla scuola va modificato perchè sia  la buona riforma che l’Italia reclama”

La riforma della scuola, all’esame del Senato della Repubblica che ne discute per la prima volta, ha diversi aspetti condivisibili a partire dalla giusta e attesa immissione in ruolo di 100.000 docenti precari.

Altri aspetti sono necessariamente da modificare: dal ruolo assegnato ai dirigenti scolastici, dalla modalità di finanziamento della scuola pubblica e di quella paritaria, alla discriminazione tra precari da stabilizzare.

In tal senso ho depositato emendamenti e sono intervenuto in discussione generale nella commissione Istruzione del Senato, per spiegare, da docente, le ragioni del dissenso registrato da chi vive quotidianamente la scuola, manifestato con l’adesione quasi unanime allo sciopero del 5 maggio scorso.

La scuola infatti non ha bisogno di autoritarismo ma di autorevolezza; i docenti devono essere assegnati alle scuole in base alle graduatorie e devono essere valutati ma in base a criteri oggettivi e non in base ad una valutazione arbitraria del dirigente scolastico: la scuola deve compiere il proprio percorso su basi democratiche affidandosi non sulla bontà delle persone ma sulla bontà delle regole.

La formazione sociale più importante dopo la famiglia, deve vedere esaltati i valori costituzionali della responsabilità in quanto comunità educante come quello della libertà d’insegnamento, definito in modo chiaro nella nostra carta costituzionale.

Sono convinto, anche dopo la riunione di gruppo dei senatori del PD nella quale ho ribadito queste criticità necessariamente da superare, che sia possibile giungere ad un testo ampiamente condiviso anche dal mondo della scuola e che sia in grado di garantire alle nuove generazioni strumenti didattici più innovativi e più efficaci.

Roma 4 giugno 2015        Sen. Roberto Ruta

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24/05/2015

II° CONVEGNO APIDGE
“DA LAVORATORI A PROFESSIONISTI DELLA CONOSCENZA”

Seminario sulle nuove prospettive di insegnamento del diritto e dell’economia politica in relazione al lavoro e alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

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L’evento del 29 maggio sarà anche occasione per presentare lo “Sportello Apidge” del Piemonte, che verrà aperto proprio presso il Centro San Liborio,, in via Bellezia 19 a Torino”

maturità 2015 esami di stato

04/05/2015

Il Salone della giustizia, tenutosi nel Salone delle fontane dell’EUR a Roma dal 28 al 30 aprile scorso, ha inteso innanzitutto promuovere la cultura della legalità: in incontri e dibattiti, anche con la partecipazione di studenti e rappresentanti delle professioni, si sono sviluppate importanti tematiche di stretta attualità e straordinaria importanza (corruzione e Pubblica amministrazione, rapporto Giustizia-impresa,  lavoro e salute, tutela del risparmio).

QUI IL NOSTRO ARTICOLO

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07/04/2015

RELAZIONE E CONCLUSIONI 1° Convegno Nazionale Apidge: 

www.apidge.altervista.org/insegnanti-per-la-cittadinanza-europea/ 

Relazione conclusiva_ 1° Convegno Naz. Apidge

http://www.orizzontescuola.it/news/apidge-convegno-diritto-ed-economia-politica-tutte-scuole

CLICCA PER GUARDARE LA PHOTOGALLERY 

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03/04/2015

Alcuni articoli di stampa in merito al 1°Convegno Nazionale Apidge:

http://www.ilcasertano.it/politica/buona-scuola-sgambato-pd-illustra-la-riforma-al-convegno-apidge-al-senato/

http://www.iltorinese.it/apidge-leuropa-priorita-per-gli-insegnanti/

http://cblive.it/notizie-molise/palazzo-madama-il-senatore-ruta-presenta-il-disegno-di-legge-per-linnalzare-leta-dellobbligo-scolastico/

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maturità 2015 esami di stato

31/03/2015

Pubblicata la Photogallery del 1°Convegno Nazionale Apidge tenutosi a Roma il 25/03/2015 presso Senato della Repubblica – Piazza Capranica “Sala Istituto Santa Maria in Aquiro”.

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CLICCA QUI PER GUARDARE LA PHOTOGALLERY  

http://www.orizzontescuola.it/news/apidge-convegno-diritto-ed-economia-politica-tutte-scuole

Fotografie e Grafica a cura di Rosalba Marseglia : 

www.rosalbamarseglia.altervista.org

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13/03/2015

Previsto nel DDL potenziamento dell’insegnamento di diritto ed economia:

Scarica il ddl: labuonascuolapcm 

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02/03/2015 

Organico personale della scuola e classi di concorso atipiche. Disciplina AS 2015/2016

Con una nota Miur del 27 febbraio è stata confermata, anche per l’As 2015/2016, l’assegnazione delle cattedre attraverso il sistema delle “classi atipiche”. Il fatto che la norma in oggetto (nota n.6753) venga emanata dalla DG per il personale scolastico del Miur nell’ambito di un disegno organico e unitario di “governo del personale della scuola”, intende perseguire una più corretta e funzionale gestione del personale nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Nello specifico può rappresentare un limite al crescente potere discrezionale esercitato dagli Organi periferici del MIur e dai dirigenti scolastici e soprattutto può rappresentare un freno alle sempre più numerose pronunce in argomento da parte della Giustizia amministrativa. Un provvedimento che comunque, nelle lungaggini e nelle incertezze del disegno politico, garantisce la necessaria uniformità e coerenza dell’azione amministrativa.
Pur nel rispetto dei diritti e degli interessi del personale della scuola occorre assicurare ai nostri studenti il concreto diritto all’apprendimento.

Ezio Sina

Scarica il documento: nota-6753-del-27-febbraio-2015-dotazioni-organiche-personale-docente-a-s-2015-16-trasmissione-schema-decreto-interministariale

Per approfondire clicca sui seguenti link: 

http://www.tecnicadellascuola.it/item/9799-organico-personale-della-scuola-e-classi-di-concorso-atipiche.html

http://www.orizzontescuola.it/comunicati/classi-concorso-atipiche-a019-giusta-direzione-nella-nota-del-miur

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23/02/2015 

Ezio Sina (presidente di Apidge) e Massimo Iaretti, responsabile dell’area comunicazione e coordinatore del Piemonte hanno incontrato a Torino il presidente ed il vice presidente nazionali di “Asproflor” #alternanzascuolalavoro #scuolebelle. Di seguito l’articolo pubblicato da orizzonte scuola:

http://www.orizzontescuola.it/news/educazione-ambientale-apidge-ed-asproflor-insieme-qualit-della-scuola

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30/01/2015 

Articolo di Apidge su classi di concorso atipiche pubblicato da “Orizzonte Scuola”, di seguito il link:

http://www.orizzontescuola.it/news/classi-concorso-atipiche-problema-mai-risolto

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18/01/2015 

APIDGE su forte e motivata richiesta di tanti suoi iscritti, ha deciso di aprire un ampio dibattito sul tema della “atipicità e professionalità dei docenti” avviando un apposito forum.

Si invitano dunque associati e simpatizzanti a fornire la più ampia e documentata partecipazione inviando le vostre opinioni al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] 

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23/12/2014 

APIDGE comunica di avere siglato un protocollo d’intesa con A.P.E.F., Associazione Professionale  degli Insegnanti, al fine di programmare attività comuni al fine della valorizzazione dei docenti in quanto professionisti del settore della conoscenza. Entrambe le Associazioni riconoscono infatti all’insegnante un alto profilo professionale che lo distingue da tutte le altre attività di lavoro dipendente. L’AP.E.F. infatti pone particolare attenzione al settore della formazione professionale, in quanto strettamente qualificante la funzione docente. Proprio l’A.P.E.F – con uno sguardo continuo al quadro europeo – organizza da anni attività seminariali, corsi di aggiornamento, attività di studio e di ricerca,  convegni, momenti di dibattito sulle questioni professionali con tutte le varie componenti del Sistema scolastico. Il Comitato direttivo APIDGE ha unanimemente dato rilievo ai percorsi didattici operativi che APEF ha recentemente confezionato in tema di Cittadinanza e Costituzione, disciplina a cui APIDGE intende riconoscere un ruolo decisivo nell’ottica della “Buona Scuola”. APEF manifesta inoltre una singolare attenzione alle pratiche professionali di trasmissione di competenze “tra pari”, tale da rendere gli stessi insegnanti soggetti attivi del processo di evoluzione professionale, adottando speciali modalità di comunicazione interattiva e laboratoriale. Entro gennaio 2015 verrà costituito un Comitato Scientifico per prospettare speciali percorsi di formazione e di aggiornamento professionale destinati ai docenti delle Discipline giuridiche ed economiche.

Protocollo_d’intesa_APEF

Comunicato_APEF_luglio2014

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2 Risposte a “News”

  1. Buonasera a tutti. Bisogna organizzarsi su vari fronti, primo fra tutti quello di “Cittadinanza e Costituzione” regalato ai docenti di italiano senza alcuna motivazione. Ho riscontrato costantemente che la vecchia Educazione Civica e questa nuova disciplina vengono assolutamente mortificate.
    Qualcuno deve rispondere di tale scippo!

  2. Vorrei indicare a tutti i Colleghi ed agli altri lettori la segnalazione di un’altra attività molto importante portata a termine nel Liceo Statale “Ludovico Ariosto” di Ferrara, in collaborazione con UNICREDIT

    “Il Programma In-Formati di Unicredit
    presso il Liceo Ariosto” di Ferrara
    Unicredit – Liceo Statale “Ariosto” Ferrara a.sc. 2016/17

    La Raccomandazione del Parlamento Europeo n° 962/2006, ha dichiarato che ogni persona, in particolare ogni cittadino europeo, deve avere la possibilità di acquisire le otto “Competenze chiave” di cittadinanza, cioè quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
    Esse sono:
    1) Imparare ad imparare
    2) Progettare
    3) Comunicare
    4) Collaborare e partecipare
    5) Agire in modo autonomo e responsabile
    6) Risolvere problemi
    7) Individuare collegamenti e relazioni
    8) Acquisire ed interpretare informazioni

    Proprio per raggiungere tali obiettivi ed integrarli tra loro, coniugando sapere, saper fare e saper essere, legati alle competenze dei cittadini riguardo al funzionamento ed alla fisionomia di un operatore economico fondamentale, come sono gli istituti di credito, è stata realizzata l’attività didattica, proprio nella consapevolezza che le competenze relative all’avvalersi dei servizi bancari, sono ormai essenziali per il reale e concreto godimento di pieni diritti di cittadinanza.
    “Programma In-formati
    corsi di educazione bancaria e finanziaria”

    proposto da Unicredit in Italia.

    Si sono svolti tre incontri con gli studenti della classe 4° sez. Q, del Liceo Statale “Ariosto” di Ferrara, indirizzo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale, effettuati dal Sig. Giovanni Bottega, Referente del Programma per Unicredit Ferrara.
    Nello specifico , alla presenza di 30 alunni, si sono tenuti i seguenti corsi :
    1) IL MIO CONTO IN BANCA E A CASA
    2) STRUMENTI DI PAGAMENTO
    3) #CASHLESSGENERATION

    Il periodo di svolgimento del lavoro è stato ottobre – novembre 2016.
    La docente della classe è Maria Rita Casarotti, insegnante di Diritto Economia Politica, all’interno dello svolgimento delle attività per la Giornata del Risparmio, effettuata da alcune Scuole aderenti alla Rete Les (Licei Economici Sociali). Unitamente a tale attività è stato preparato un power point in cui è stata tracciata la storia delle banche nel nostro Paese e che è stato utilizzato/illustrato anche per il lavoro di orientamento in ingresso con i ragazzi della terzo anno della Scuola media primaria.

    L’unità di apprendimento effettuata ha teso a dare agli studenti gli strumenti per:
    a) comprendere quanto la banca interagisca sul sistema economico del Paese in cui è inserita,
    b) individuare i fattori che influenzano i risparmi,
    c) spiegare le funzioni del risparmio nel sistema economico,
    d) descrivere il rapporto tra risparmi ed investimenti,
    e) conoscere gli strumenti di pagamento del contesto economico contemporaneo.
    La prova di verifica delle competenze che ha seguito lo svolgimento del lavoro, non è consistita meramente nella richiesta di riproduzione meccanica di conoscenze, ma ha inteso porre agli allievi test che potessero far mettere in gioco la loro effettiva comprensione. Il risultato è stato molto positivo e valutato dalla docente. Gli studenti sono stati molto soddisfatti ed hanno interagito costantemente con il Relatore con osservazioni pertinenti e vivaci.

    SINTESI DEI CONTENUTI AFFRONTATI

    La banca è un’istituzione finanziaria che opera all’interno del sistema creditizio accettando denaro sotto forma di deposito ed erogandolo a privati e imprese con obbligo di restituzione, maggiorato di interessi.
    In caso di fallimento, la banca garantisce un fondo di tutela dei risparmiatori, e rimborsa fino ad un massimo di 100 000 euro per ogni cliente.
    OPERATORI ECONOMICI:
    • Banca ordinaria
    • Cassa di Risparmio
    • Intermediari finanziari
    • Banca di credito cooperativo
    ATTIVITA’:
    • Borsa: mercato in cui vengono negoziati i titoli finanziari sia privati sia pubblici siano essi azioni o obbligazioni.
    • Fondi pensione: somme di denaro versate a fine pensionistico dai lavoratori.
    • Prestiti: cessione di somme di denaro da parte della banca ad un soggetto detto debitore, in cambio dell’impegno nella restituzione della stessa quantità di denaro maggiorata di interessi.
    • Assicurazioni: forma di contratto aleatorio mediante cui un soggetto versa una somma di denaro denominata premio con accordo di risarcimento nel caso in cui si verifichi un evento dannoso assicurato.
    • Raccolta risparmi: servizio principale che la banca offre ai clienti consentendo loro di depositare i propri risparmi potendone avere la disponibilità su richiesta con la maggiorazione di interessi attivi.
    Ciascuna di queste attività è coordinata e controllata da un organo superiore:

    • BANCA D’ITALIA: Banca centrale della Repubblica Italiana
    • CONSOB: Commissione Nazionale per la Società e la Borsa
    • IVASS: Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni sotto il controllo della Banca d’Italia
    • COVIP: Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione
    • AGCM: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Antitrust

    TIPOLOGIE DI DEPOSITO:
    • Deposito con libretto nominativo: deposito attestato da un libretto personale a cui può accedere esclusivamente il titolare; se vincolato produce interessi che possono aumentare.
    • Deposito al portatore: deposito ai cui può accedere chiunque possieda il rispettivo libretto.
    • Conto corrente: contratto tramite cui la banca assume il mandato di compiere per conto del cliente e seguendo le sue indicazioni, determinati pagamenti e specifiche riscossioni. Produce un tasso di interesse passivo tendente allo 0 in quanto il denaro è generalmente mosso, non è quindi utilizzabile dalla banca.
    TIPOLOGIE DI CONTO CORRENTE:
    • a spese fisse: a fronte di un canone mensile permette di avere una serie di prodotti e servizi sia bancari che extrabancari;
    • a spese variabili: le spese variano a seconda dei servizi utilizzati.
    COME APRIRE UN CONTO CORRENTE: per l’accensione del conto corrente bancario è indispensabile presentare il proprio codice fiscale e un documento di riconoscimento non scaduto (passaporto, carta d’identità, permesso di soggiorno).
    Il conto corrente può essere:
    • aperto singolarmente: é intestato ad un solo soggetto;
    • cointestato: é intestato a due o più soggetti simultaneamente. Può avere firma disgiunta (ognuno dei titolari può effettuare operazioni bancarie senza dover chiedere l’approvazione dell’altro o degli altri cointestatari) o congiunta (ogni operazione può essere effettuata solo con la firma di tutti gli intestatari).
    L’intestatario di un conto corrente può delegare un soggetto terzo al fine di svolgere operazione bancarie agendo in nome e per conto del titolare.
    Ai correntisti è spedito trimestralmente un estratto conto, documento in cui sono registrate tutte le operazioni di accreditamento e addebitamento effettuate. In caso di riscontro di pagamenti non riconosciuti, si hanno a disposizione 90 giorni per darne comunicazione alla banca che ha il compito di verificarne l’effettiva transazione.
    Ogni conto corrente è identificato da un codice IBAN (International Bank Account Number ), composto da 27 caratteri.

    Al fine di effettuare pagamenti all’estero la banca mette a disposizione il codice BIC SWIFT (Worldwide Interbank Financial Telecommunication), composto da 8-11 caratteri.

    HOME BANKING
    Con il termine “home banking” si indica il servizio offerto dalla banca che affianca l’attività di sportello; la possibilità per il correntista di eseguire via internet le operazioni bancarie determina un minor costo per transazione e un utilizzo immediato e costante in qualsiasi momento.

    PAGAMENTI
    Attraverso il proprio conto corrente un soggetto ha la possibilità di acquistare beni e servizi mediante diverse forme di pagamento:
    • assegno bancario
    • assegno circolare
    • bonifico
    • carte di credito o di debito

    ASSEGNO BANCARIO
    L’assegno bancario è un mezzo di pagamento, cioè l’ordine scritto con cui un correntista dà disposizioni alla propria banca di pagare un dato importo ad una determinata persona.
    L’assegno bancario può essere emesso solo nel caso in cui siano presenti fondi sul conto corrente, in caso contrario si hanno due giorni a disposizione per depositarli al fine di non incorrere in sanzioni. Esso può essere trasferibile se di importo inferiore ai 3000 euro mediante “girate”. Il beneficiario ha la possibilità di usufruire del denaro solamente 4/5 giorni dopo l’emissione dell’assegno.
    Si definisce assegno bancario, per distinguerlo da quello circolare, l’assegno emesso da un titolare di un conto corrente.

    ASSEGNO CIRCOLARE
    L’assegno circolare consente una maggiore sicurezza in quanto viene emesso dalla banca una volta verificata la presenza della somma nel conto corrente. Non è trasferibile.
    Se viene emesso un assegno circolare non detratto, l’emittente può riaccreditare l’importo sul proprio conto.
    Nessun assegno può essere lasciato in bianco e non può essere posticipata la data dell’emissione. Un aspetto negativo dell’utilizzo dell’assegno come metodo di pagamento è il rischio che esso possa essere falso o rubato.
    BONIFICO BANCARIO
    Il bonifico si sostanzia in un’ operazione bancaria che consente il trasferimento di fondi di denaro da una persona fisica o giuridica (ordinante) ad un’altra (beneficiario); in quanto operazione svolta dalla banca, il bonifica ha un costo.
    BONIFICO SEPA
    Bonifico che dal 1° febbraio 2014 è effettuato in tutta l’UE con le medesime modalità e regole del bonifico domestico.

    CARTE DI PAGAMENTO
    • Carte di debito
    • Carte di credito
    • Carte prepagate
    CARTA DI DEBITO
    Tipologia di carta di pagamento caratterizzata dall’immediatezza dell’addebito per ogni operazione effettuata; le carte di debito o bancomat hanno un limite mensile prestabilito.
    CARTA DI CREDITO
    Tipologia di carta di pagamento caratterizzata dalla posticipazione dell’addebito di tutte le operazione effettuate durante il mese solare; in caso di mancato pagamento del debito la banca si pone come garante per il cliente, sottoponendosi ad un rischio.
    Il ricorso all’utilizzo della carta di credito anziché del denaro liquido costituisce una forma di pagamento tracciato.
    TIPOLOGIE DI CARTE DI CREDITO:
    • con addebito differito
    • con addebito rateale
    • Carte monouso

    CARTE PREPAGATE
    Tipologia di carta di carta di pagamento non collegata ad un conto corrente e che prevede il caricamento di fondi prima dell’utilizzo.

    CONSIDERAZIONI DA PARTE DELLA CLASSE SULL’ATTIVITÀ
    La classe si è dimostrata soddisfatta del corso proposto e ha trovato utile l’essere informata sulle operazioni che si possono compiere attraverso un conto corrente, a partire dalle modalità per aprirlo. La tempistica nella quale è stato proposto il corso è stata ottimale per i molti studenti che sono in procinto di compiere 18 anni o che li hanno già compiuti in quanto la maggiore età permette di aprire un conto corrente in prima persona. Inoltre, l’esperienza di un rappresentante del settore è stata interessante per comprendere meglio le dinamiche che regolano le operazioni bancarie da un punto di vista diverso da quello del cliente. In definitiva, il riscontro negli studenti è stato indiscutibilmente positivo.
    Considerazioni da parte del referente di Unicredit Ferrara , Sig. Giovanni Bottega , sull’importanza dell’attività svolta ::
    “Unicredit sostiene dal 2011, l’educazione bancaria e finanziaria con In-Formati, un programma per privati e imprese strutturato in un catalogo di 24 corsi . L’educazione finanziaria, da materia per addetti ai lavori è diventata una competenza di base, racchiusa nel più ampio concetto di cittadinanza economica e cultura del risparmio, al pari dell’educazione alimentare e dell’educazione civica.
    Si può quindi sostenere che l’educazione bancaria e finanziaria, costituisce una parte della cultura di cittadinanza economica , particolarmente attenta ad una corretta percezione del valore del denaro e alla responsabilità sociale ovvero a quell’insieme di conoscenze, , capacità e competenze che permettono al cittadino di diventare agente consapevole nell’arco della propria vita economica e sociale.

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