Disegno di legge n. 233 XVIII^ Legislatura

 

 «Cultura costituzionale, educazione civica e cittadinanza europea»

 

Giovedì 24 maggio 2018, nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica verrà presentato il disegno di legge n.233, d’iniziativa dei Senatori Nadia Ginetti e Giovanni Pittella (Disposizioni in materia di insegnamento di «Cultura costituzionale, educazione civica e cittadinanza europea») a cui è stato invitato come relatore il Prof. Ezio Sina, Presidente nazionale di Apidge, l’Associazione degli insegnanti di Scienze giuridiche ed economiche che ne condivide pienamente l’essenza e i contenuti.

 

[ http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/49304.htm ]

 

Possiamo anticipare che nella Relazione al documento si sostiene che

Tale insegnamento deve concorrere autonomamente alla valutazione complessiva dello studente. In essa saranno comprese la conoscenza della Carta costituzionale, del patrimonio di valori tuttora in essa rinvenibili e degli attuali cambiamenti del sistema costituzionale sostanziale, l’introduzione al diritto, alla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali, l’educazione alla legalità e ai valori della democrazia e della partecipazione, l’e-ducazione alla cittadinanza anche in riferimento all’attuazione dei principi di pari opportunità, l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e la condanna rispetto a tutte le discriminazioni. Nel quadro di questo progetto l’insegnamento della specifica materia «Cultura costituzionale, educazione civica e cittadinanza europea» sarà rivolta all’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado, tramite l’inserimento della suddetta materia nei corsi di studio, con previsione di almeno trentatré ore annuali ad essa dedicati. Al fine di evitare un incremento dell’orario scolastico gli ambiti in cui sarà insegnata la materia potranno essere ricavati previa rimodulazione dell’orario delle discipline di diritto, storia, filosofia, religione ovvero delle attività alternative già esistenti. I docenti potranno afferire dalle classi di concorso relative all’area giuridica ed economica. La scelta del profilo adeguato dipende dal taglio ritenuto più adatto al curricolo degli studenti a cui l’insegnamento verrebbe rivolto “.

Il disegno di legge intende anche sgomberare gli addetti ai lavori dall’equivoco, che perdura da quarant’anni, che se un insegnamento così importante possa essere nel contempo afferente a tutte le discipline curricolari, non debba tuttavia conservare una sua spiccata autonomia e dignità nei percorsi di studio di tutte le scuole ed essere destinato indistintamente a tutti gli studenti, secondo i canoni dell’Istruzione Pubblica.

 

“Mai più una disciplina fantasma indirizzata a tutti i nostri cittadini!”

 

Tutto l’evento verrà seguito dalla rivista “Orizzonte Scuola” ove Apidge intende aprire uno speciale forum di segnalazioni e di proposte innovative al riguardo.