Il debito pubblico si combatte già da scuola!

 

 

Dal Prof. Pasquale Moliterni (Uniroma4) un invito forte a costruire già da scuola una coscienza civile improntata a un’etica della responsabilità, naturalmente – diciamo noi di APIDGE – conoscendo bene la Costituzione

 

” Quella del debito è questione complessa che richiede un impegno sistemico. Dobbiamo certamente “liberarci dagli interessi”, come ha scritto Luca Giovanni Piccione. Ciò è importante ma non è sufficiente!

È necessario altresì ridurre e riorganizzare la spesa pubblica, anche se è vero che nonostante le importanti azioni di spending review, poste in essere in particolare dal governo Monti in poi, il debito non si è ridotto ma anzi si è accresciuto. Siamo convinti che a questo punto sarebbe importante agire su un altro fattore: l’attuazione di un equo sistema fiscale, così come previsto dall’art. 53 della nostra Costituzione. I Padri Costituenti avevano assegnato a tale articolo la funzione di ricostruzione del Paese, prevedendo che al riempimento del cesto del fisco concorressero tutti i cittadini, nessuno escluso, in ragione della propria capacità contributiva e secondo un sistema fortemente progressivo, al fine di reperire le risorse necessarie a rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo della persona, così come sancito dal secondo comma dell’art. 3 della Costituzione.

Ma, nonostante il dettato costituzionale, sappiamo che non tutti concorrono al cesto comune. Anzi! Il debito continua a crescere anche in ragione della crescita dell’evasione fiscale e non solo della spesa pubblica. In Europa siamo il secondo Paese con il livello più alto di evasione fiscale.

È necessario sicuramente un più efficace sistema di controllo e di utilizzazione delle banche dati disponibili, ma per ridurre l’evasione, che distorce le relazioni sociali a discapito dei più deboli, è necessario innalzare i livelli di costruzione di una coscienza civile improntata a un’etica della responsabilità, impegnando fortemente e più intenzionalmente la scuola e tutti gli altri soggetti educativi, dalle famiglie ai mass media.

È quanto auspicato dall’ARDEP (Associazione per la riduzione del debito pubblico), che esplicita le sue proposte (anche se con scarso ascolto della politica), aggregandole intorno ai tre assi di un equo sistema fiscale, una efficace riorganizzazione della spesa pubblica e, in ultimo ma non per ultimo, una forte formazione civica all’interno di un’educazione alla cittadinanza responsabile. Sono questi, a nostro parere, i cardini degli interventi per la riduzione del debito pubblico”.

 28 marzo 2018

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/tre-cardini-per-ridurre-il-debito-pubblico