Cultura della sicurezza nei curricoli scolastici

APPELLO DI APIDGE IN TEMA DI SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO

cascoOnorevoli  Componenti Commissioni Parlamentari Cultura  e Attività produttive.

La Costituzione della Repubblica, così com’è nella sua integrità e secondo la formulazione dei Padri Costituenti, ha chiaramente ispirato tutta la normativa in materia di sicurezza e salute nel luoghi di lavoro.

Lavorare in sicurezza e in condizioni di salubrità è un diritto che la Legislazione Italiana ha riconosciuto ai Lavoratori sin dalla formulazione dell’art. 2087 C.C., antecedente l’entrata in vigore della Carta Costituzionale e ha coerentemente ribadito in tutta la normativa successiva sino ai più recenti D.Lgs. 626/94 e il D.Lgs. 81798 s.m.i.

Di pari passo nell’impianto normativo in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della salute dei lavoratori è stata riconosciuta una importante funzione alla formazione dei Lavoratori e dei Datori di Lavoro, anche in funzione preventiva.

Il testo di legge sulla “Buona Scuola”, come approvato dal Parlamento, anche in ossequio a questa impostazione, prevede che sia inserito l’insegnamento dello della sicurezza sul lavoro nelle scuole superiori di secondo grado, subordinandolo però alle compatibilità finanziarie dei singoli Istituti.

Purtroppo, però, il numero degli infortuni sul lavoro, anche mortali come le tragedie meno recenti della ThussenKrupp di Torino e dell’Ilva di Taranto, e delle malattie professionali derivanti da particolari esposizioni ambientali, quali la triste vicenda dell’Eternit di Casale Monferrato, degli stabilimenti di Cavagnolo, di Rubiera, di Bagnoli, continua a rappresentare  una “Spada di Damocle” che grava sul mondo del lavoro italiano e sulla società tutta.

Come APIDGE – l’Associazione Professionale Insegnanti delle Scienze Giuridiche ed Economiche – siamo fortemente convinti che la sicurezza del lavoro è n diritto irrinunciabile del Cittadino Lavoratore,  che per tale motivo l’Istituzione Scolastica possa e debba avere un ruolo primario nella sua formazione, proprio a partire dall’età scolare.

Quanto sopra richiamato inerente alla L. 13.07.2015 n. 107 è sicuramente, a nostro giudizio, un’importante base di partenza ma occorre che la normativa inerente la sicurezza e la salute sul lavoro divenga materia di insegnamento in modo sistematico in tutte le scuole secondarie di secondo grado e venga prevista come insegnamento curricolare finalizzato a rendere edotti i futuri cittadini e lavoratori dei diritti e dei doveri inerenti a questo ambito specifico.

E’ nostra forte convinzione che attraverso un apprendimento specifico, previsto in ogni corso di studi superiore, di questa materia, si possa andare ad accrescere la sensibilità ed il livello di attenzione degli studenti che, una volta terminato il loro ciclo di studi, andranno ad inserirsi nel mondo del lavoro: tutto ciò con la finalità di dotare i futuri lavoratori/imprenditori di tutte le competenze necessarie a riconoscere quali siano i fattori di rischio per le diverse attività lavorative.

camera bollettino

Tutto questo premesso, la nostra Associazione, vuole sensibilizzare le S.V. affinché venga promossa direttamente in ambito parlamentare la stesura di un testo di legge che preveda l’introduzione della Sicurezza sul Lavoro come materia di studio obbligatoria in ogni scuola secondaria di secondo grado. In proposito, vorremmo ricordare che tutte le istituzioni scolastiche secondarie superiori sono oggi chiamate ad assicurare ai loro studenti corposi percorsi didattici di alternanza scuola-lavoro; eppure, all’interno di molte scuole, non esistono figure professionali qualificate per assicurare una seria e consapevole didattica strutturata. Eppure, accanto ai dodicimila docenti impiegati per l’insegnamento curricolare delle Scienze giuridiche ed economiche, esistono ad oggi altri 4.000 (quattromila) insegnanti nei ruoli dello Stato, regolarmente abilitati per l’insegnamento del Diritto e l’Economia politica nelle scuole, che non vengono utilizzati in attività di insegnamento: essi possono rappresentare autentiche risorse professionali di cui le scuole possono avvalersi ai fini realizzare i propositi della “Buona Scuola”.in tema di Sicurezza sul Lavoro- Il tutto naturalmente senza nessun aggravio per la Spesa pubblica.

APIDGE resta disponibile a fornire ogni ulteriore delucidazione in proposito, sia direttamente, sia – qualora ve ne fosse la necessità – in sede di audizione.

Roma, 25 settembre 2016

Prof. Massimo Iaretti, Responsabile APIDGE Area Sicurezza sul lavoro
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