AUTONOMIA SCOLASTICA AL TEMPO DELL’EDUCAZIONE CIVICA

Gantile Presidente Sina,

a seguito di un nostro recente scambio telefonico, riepilogo la situazione che mi risulta essere purtroppo presente ed attuale nelle scuole secondarie affinché ne possa discutere se possibile nelle sedi opportune. Sicuramente si tratta di cose a Lei note e immagino che trattandosi di una email anonima Lei non possa fare molto. Tuttavia capirà che io sono una docente immersa in un’organizzazione e non voglio espormi personalmente per una battaglia per me cruenta e non intendo menzionare scuola o dirigente. E’ mio desiderio però informarla.

Il demansionamento è iniziato molto tempo fa, non si tratta di aver avuto un demansionamento ai tempi dell’educazione civica, e comunque è chiaro che avendo ora una legge in vigore, il demansionamento di cui lamento l’esistenza dà ancora più fastidio.

Il demansionamento è iniziato con l’istituzione del potenziamento, oggi solo apparentemente contingentato nell’organico dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, perchè potenziamento significa oggi tutto quello che riepilogo nell’elenco che leggerà più avanti qui ed il Ministero, non il dirigente, ha reso possibile ciò. I sindacati sono conniventi perchè il contratto integrativo ha accolto il concetto che il docente di potenziamento può essere allocato in attività di insegnamento ma anche organizzazione, alternanza scuola lavoro ecc. Dunque è chiaro che, stando così le cose, nessun dirigente ha interesse a sotrrarre i tanti docenti a046 dalle attività di potenziamento (molto utili a chi dirige la scuola, visto cge i docenti impegnati in 18 ore di insegnamento non danno alcuna disponibilità per attività extracurricolari). In questa situazione già gravemente compromessa per noi e ibrida dal punto di vista lavorativo che pone coloro che hanno ore di potenziamento in posizione non paritaria ai colleghi curricolari (io sono stata assunta a tempo indeterminato per insegnare non per fare quelle attività organizzative) è chiaro che la L.92/2019 e poi le Linee Guida adottate con DM 35/2020 NON HANNO POTUTO RIVOLUZIONARE QUESTO SISTEMA SCOLASTICO CON RIGUARDO ALL’EDUCAZIONE CIVICA. IL MOTIVO E’ SEMPLICE: I POTENZIATORI SERVONO AD ALTRO (SEGRETERIA, GESTIONE, ORGANIZZAZIONE). SE I POTENZIATORI FOSSERO ALLOCATI NELL’EDUCAZIONE CIVICA NON SAREBBERO UTILI E DISPONIBILI PER FARE ALTRO. DUNQUE ANCHE ALLORCHE’ IL DOCENTE CON ORE DI POTENZIAMENTO DICHIARI DI ESSERE DISPONIBILE, NON VIENE ASSEGNATO AD ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO DI EDUCAZIONE CIVICA. STESSA COSA SUCCEDE PER TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO, MA LA COSA GRAVE E’ CHE LA LEGGE PONE LA A046 IN UNA POSIZIONE PRIORITARIA PER QUANTO RIGUARDA L’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA, MENTRE COSI’ NON E’!

I docenti della A046 (Discipline giuridiche ed economiche) attualmente sono impiegati in varie scuole in:

1. attività di segreteria amministrativa (supporto pratiche es ricorsi, controlli amministrativi, contrattualistica, bandi di gara e quant’altro attiene alla gestione amministrativa);

2. attività di supporto al pcto (ex alternanza scuola lavoro): gestione amministrativa (proporre progetti, stilare convenzioni, registrare le ore fatte dagli alunni sulla piattaforma sidi, ovvero anche qui attività amministrativa)

3. attività varie (quali seguire un progetto, svolgere un incarico assegnato dal dirigente)

4. supplenze (tappabuchi)

5. in alcune scuole (nella mia anni fa pure) svolgere attività di tappabuchi su sostegno o addirittura avere incarico di tutte le ore su sostegno pur non appartenendo all’organico di sostegno

6. avere l’onere ulteriore di rendicontare le ore svolte, dove già solo per dire quanto si è svolto e quando già solo per quello vanno via molte ore

7. svolgere attività di commissione elettorale

8. svolgere altri incarichi come commissione orientamento, commissione ptof, ecc ecc

I docenti abilitati nelle discipline giuridiche ed economiche sono disponibili nell’organico dell’autonomia (c’è chi ha 18 ore a disposizione, chi ne ha 6 chi ne ha 9 ecc) ed invece di insegnare educazione civica nell’ambito del monte ore disponibile, si devono necessariamente impegnare in attività  che con l’insegnamento non c’entrano nulla.

E’ possibile avere un chiarimento ministeriale su come e per quanto ed in quali condizioni devono essere utilizzati i docenti di potenziamento per l’insegnamento dell’educazione civica? Fermo restando che si tratta di un insegnamento trasversale, si può dare un pò di dignità a tali docenti facendo insegnare l’educazione civica anche a loro? Lo si può dire a livello nazionale senza che la singola scuola decida (o non decida appunto) da sé? Stiamo ritornando al feudalesimo? L’autonomia scolastica è un ritorno al feudalesimo, ma l’autonomia non aveva questo scopo! Eppure i contenuti della disciplina sono indicati dal Ministero, così la normativa relativa alle classi di concorso, valide per tutte le discipline. I contenuti di educazione civica sono giuridici (norme, organi costituzionali, legalità, diritto del lavoro, diritto internazionale):com’è che tutti possono insegnarli? Perchè allora la sottoscritta invece che discipline giuridiche ed economiche (nella quale è abilitata) non viene utilizzata ad insegnare la storia o l’italiano? Con le Linee Guida invece che chiarire il significato della Legge e dare indicazioni operative si è andati in direzione opposta, dando indicazioni su come dovevano operare le scuole per far si che non fossero obbligate ad attingere all’organico di potenziamento, che invece era pronto e disponibile ad insegnare educazione civica. Perchè allora non stabilire che ed civica si faccia solo per 2 anni con impegno della a046 e poi si prosegua con gli altri docenti?

Dare quindi una configurazione chiara ed un’allocazione delle risorse conforme al dettato legislativo.

Stabilire in modo unico sul territorio nazionale che se ci sono docenti della a046 nelle scuole, questi docenti devono obbligatoriamente essere allocati su educazione civica.

Stabilire anche le modalità di insegnamento (non dire semplicemente orario aggiuntivo o compresenza ..con inutile spreco di risorse! la compresenza infatti è spreco di risorse!). Invece il Ministero dovrebbe dire ora aggiuntiva o sostituzione del docente curricolare con il docente che insegna ed civica. Il docente della disciplina esce dalla classe (ALCUNE SCUOLE FANNO COSI’ MA SONO POCHE) e si rende disponibile per le supplenze mentre il docente di potenziamento entro nella classe e fa educazione civica al posto suo. Dare dignità a tutti i docenti e parità di trattamento professionale e farlo, ripeto, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Sarà poi la scuola a decidere in autonomia i contenuti, va bene (e questo per i prossimi due anni stando a quanto detto dalla Linee Guida) ma non deve essere la scuola a decidere in autonomia se quella data scuola deve trattare un docente laureato ed abilitato in Discipline giuridiche ed Economiche non per l’insegnamento di educazione civica ma per altre attività (commissioni varie, incarichi di segreteria ecc). Un docente è un docente per il sistema nazionale di istruzione, mentre ora due docenti con lo stesso contratto entrano in due scuole diverse e trovano condizioni lavorative diverse a parità di trattamento economico in quanto ora ”scuola che vai usanza che trovi”!

Grazie per l’attenzione

Una docente di diritto ed economia della scuola secondaria di II grado di Roma