APIDGE A MONTECITORIO: sì all’insegnamento della Costituzione in tutte le scuole

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REPORT da Montecitorio

Roma, 25 novembre 2016

“Oggi presentiamo una proposta di legge per inserire l’insegnamento della Costituzione nella scuola per far acquisire ai giovani la straordinaria idea di civiltà che promana dalla nostra legge fondamentale, la consapevolezza di essere soggetti attivi e protagonisti della comunità civile”. Così l’esordio di Moni Ovadia, ispiratore di un disegno di legge destinato a far conoscere la legge fondamentale della nostra società civile: ma ci voleva proprio una consultazione popolare per comprendere come i nostri giovani debbano essere formati alla straordinaria idea di civiltà che promana dalla nostra Costituzione?

Purtroppo la prima stesura del documento normativo presentato alla Camera dei Deputati da Serena Pellegrino (AC 4152), pur nell’originalità dell’approccio, non appare – ad una prima lettura – molto diverso da tante altre iniziative normative nazionali e locali che l’hanno preceduta. Ma cosa si prospetta dunque di diverso rispetto all’Educazione civica di Aldo Moro del 1958, oppure a Cittadinanza e costituzione di Mariastella Gelmini del 2010? Questa la domanda posta all’On Pellegrino, che ha da subito rivendicato l’individuazione di una disciplina del tutto autonoma nel curricolo scolastico di tutti gli studenti, caratterizzata anche da una specifica valutazione.

“Autonoma, ma non uguale rispetto alle altre discipline – abbiamo da subito osservato – dunque destinata a rimanere in un contesto assolutamente anomalo rispetto alle altre materie: sia nella definizione dei contenuti, che nella scelta di chi la debba insegnare. Perché non dare invece un’impronta più netta, scientifica, professionale ad una “nuova” disciplina insegnata da chi la Costituzione italiana la spiega da sempre in altri indirizzi scolastici? Perché poi non approfittare del fatto che oggi la scuola italiana dispone di tanti insegnanti occupati in percorsi di potenziamento dell’autonomia scolastica – tra essi più di 5.000 docenti di Scienze giuridiche ed economiche –  vista l’esigenza di “provvedere con le risorse umane, strumentali e finanziarie di­sponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”.

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Osservazioni che sono state accolte con molta attenzione e interesse dall’On Pellegrino e dall’Ufficio legislativo di SEL, sino all’invito alla Conferenza stampa di illustrazione della proposta tenutasi il 24 novembre nella Sala stampa di Montecitorio: qui è stato dato ampio spazio e rilievo alle osservazioni esposte da Ezio Sina,  Presidente dell’Associazione professionale degli insegnanti di Scienze giuridiche ed economiche, che ha anche offerto la disponibilità – subito accolta – di partecipare attraverso un suo Comitato scientifico a rimodulare nei contenuti un documento che rappresenta un importante riconoscimento del valore didattico della Costituzione italiana.

Camera

 

Di seguito il testo originario della proposta di legge AC 4152

 

CAMERA DEI DEPUTATI

Giovedì 17 novembre 2016

XVII LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE     (AC 4152)

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INSEGNAMENTO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA NELLE SCUOLE DELLA REPUB­BLICA ITALIANA

Art 1. Lo studio della Costituzione Italiana è materia di studio nelle scuole dell’obbligo.

Art 2. L’insegnamento della Costituzione Italiana, inteso come contributo essenziale al processo forma­tivo affinché gli studenti acquisiscano la consapevolezza di essere soggetti attivi e protagonisti della co­munità civile, diviene parte integrante dei programmi e dell’attività didattica a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello della data di entrata in vigore della presente legge.

Art 3. L’insegnamento della Costituzione Italiana è articolato su un orario di almeno un’ora settimanale a cura dei docenti delle discipline e aree letterarie e deve comprendere anche la partecipazione e il coin­volgimento delle istituzioni e dei principali attori della storia italiana, prevedendo l’elaborazione, la nascita, l’attuazione e le riforme del dettato costituzionale.

Art 4. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca provvede entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge ad adeguare i piani di studio delle scuole dell’obbligo.

Art.5. All’attuazione della presente legge si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie di­sponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

SERENA PELLEGRINO E ALTRI

Camera